Augmented Reality, un touchpoint sempre più rilevante nella customer experience.

Marco Papale
8 min readJun 20, 2019

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La parola dell’anno è “Augmented Reality” ma “davvero se ne parla ancora?” vi starete chiedendo? Ebbene si e mai come negli ultimi 2 anni è tornata sotto i riflettori.

Nello scorso decennio, abbiamo visto e provato innumerevoli applicazioni, giochi, operazioni di marketing e persino device nati per abilitare questo tipo di esperienze. La magia delle informazioni posizionate nello spazio che ci circonda è stato esplorato in lungo ed in largo, ma pensate che la sua forza si sia esaurita?

Si può dire che l’Augmented Reality abbia attraversato differenti ere evolutive, ognuna delle quali contraddistinta da limiti tecnici / tecnologici che hanno messo i bastoni tra le ruote alla creatività e alla user experience. Si è passati dal vincolo dei marker all’image recognition, permettendo all’intera creatività o al prodotto stesso di diventare il vero abilitatore dell’esperienza.

L’Augmented Reality nasce come progetto sperimentale universitario e diventa ben presto uno strumento per il grande pubblico.

Il motivo per il quale siamo qui a parlarne ancora risiede nel fatto che l’AR si è evoluta ed arricchita di pari passo con la tecnologia e con i contenuti, riuscendo oggi a fornire esperienze di grande valore e qualità.

Cosa è successo?

Nel corso degli ultimi anni, si è assistito ad una ristrutturazione totale di quesa tecnica, complici device sempre più performanti, tool per la creazione di contenuti sempre più semplici e aperti al grande pubblico (ARKit di Apple, ARCore di Google) ma sopratutto l’adozione da parte di grandi aziende che sono riuscite ad incorporare questa funzionalità all’interno dei propri prodotti e piattaforme (Facebook con Spark AR consente di creare filtri ed esperienze di AR cross-platform su Messenger, Facebook ed Instagram).

Apple, Facebook, Google e Microsoft sono oggi i principali player attorno ai quali ruota la quasi totalità delle applicazioni realizzate in realtà aumentata

Oggi il principale device da cui avviamo esperienze di realtà aumentata è diventato il nostro cellulare, che grazie ai modelli più recenti processori performanti e alle fotocamere multiple è in grado di acquisire sempre più informazioni come per esempio la profondità, permettendo così di integrare il dato e usarlo per contestualizzare il contenuto digitale nell’ambiente circostante.

L’introduzione del 5g agevolerà la fruizione di esperienze in AR ancora più ricche ed immersive.

AR Gaming

I giochi sono la categoria principale che ha visto scendere in campo l’AR — Pokemon GO, Angry Birds, Minecraft Earth — Sono questi i titoli che faranno (in un caso hanno già fatto) sicuramente la storia dell’Augmented reality Gaming. Come dimenticare “Pokemon Go” al quale si attribuisce il merito di aver reso mass market il suo nome. Si basava interamente su un mondo 3D che ricalcava le coordinate di quello reale, permettendo così ai giocatori di muoversi all’interno di un piano da gioco grande quanto il mondo.

Angry Birds

Rovio con il suo gioco di punta, permette adesso di giocare nell’ambiente circostante e abilita un gameplay decisamente dinamico dove il giocatore è quasi costretto a doversi muovere nello spazio per trovare l’angolazione giusta da cui sparare.

Minecraft Earth

Mojang ha in serbo probabilmente il gioco AR più atteso di sempre, porterà il mondo di Minecraft nello spazio che ci circonda permettendoci non solo di costruire ma di interagire con altri utenti all’interno dei modelli in scala. Qui il video di lancio durante il Keynote di Apple di giugno 2019 in cui è stato mostrato per la prima volta in pubblico ed in cui viene mostrata anche la modalità immersiva.

Minecraft Earth — Sarà uno dei giochi più immersivi mai realizzati in AR.

L’effetto WOW

Occlusion” — una delle features che renderà le esperienze AR straordinariamente reali e fuse con l’ambiente circostante. Grazie a sensori di profondità potremo spostarci avanti o dietro a modelli tridimensionali eliminando così l’effetto overlay che siamo stati abituati a vedere fino a oggi.

Interagire con la profondità ci consentirà di avere esperienze digital integrate nell’ambiente circostante, immaginate una pallina digitale che rimbalza sulla vostra scrivania e avvicinandosi al bordo cada per terra o di giocare a nascondino con dei personaggi 3d che si nascondono dietro gli oggetti.

Demo che mostra la feature Occlusion su ARKit 3 di Apple

Il contenuto digitale si integra sempre più con l’ambiente circostante aprendo nuovi scenari di interazione.

Da intrattenimento a utility

Se uniamo hardware all’avanguardia e software in grado di riconoscere superfici e geometrie avremo la possibilità di creare planimetrie dello spazio circostante, tracciare percorsi all’interno di un edificio, provare a cambiare il colore delle pareti di casa o prendere delle misure.

Apple ha inserito su iOS un’app per fare misurazioni chiamata “Metro” con la quale è possibile misurare oggetti e geometrie nell’ambiente semplicemente inquadrandole con la camera dello smartphone.

App Metro di Apple in azione

Si prevede che il mercato AR globale produrrà entrate per $ 70- $ 75 miliardi di dollari entro il 2023 — source: Digi-Capital

Cosa ci aspetta nei prossimi anni?

Una grande rivoluzione nell’uso di AR sarà la possibilità di fruirne da browser mobile, evitando di scaricare applicazioni dedicate. Ma sarà anche più facile incorporarla su app esistenti grazie a framework dedicati al mondo iOS e Android.

Ecco alcune implementazioni che vedremo nei prossimi mesi e sempre più spesso.

La nuova funzione View in your space di Google

View in Space

Lens in azione sul menù di un ristorante.

Arrivano i risultati di ricerca aumentati. Google durante il suo ultimo I/O ha presentato risultati di ricerca in 3d, con possibilità di visualizzare i modelli nello spazio circostante con AR.

In alcune country selezionate cercando Shark potreste visualizzare un risultato di ricerca interattivo come quello che vedete di fianco.

Gli studenti di medicina potranno cercare su Google e trovare modelli del corpo umano e dei suoi organi interni direttamente tra i risultati di ricerca, con la possibilità di osservarli in dimensione reale

Google Lens

La ricerca parte dal contenuto visivo, l’Augmented reality non sarà solo costituita da oggetti 3d nello spazio, ma anche da sovrapposizione di informazioni contestuale al contenuto.

Nell’esempio di fianco inquadrando il menù di un ristorante viene mostrata la preparazione dei piatti con un video, direttamente sul menù.

Ci basterà inquadrare il menù di un ristorante per scoprire quali sono i piatti tipici del posto e le recensioni degli altri clienti.

AR Commerce

L’Augmented Reality su browser mobile avrà un impatto estremamente positivo anche sul mondo dell’e-commerce rendendo l’esperienza di acquisto online molto più simile a quella in negozio. Avremo la possibilità di visualizzare i prodotti in 3D, osservarli da vicino e nei minimi dettagli, posizionarli nello spazio e in dimensione reale o addirittura provarli, il tutto partendo da una pagina prodotto all’interno di un sito.

Se volete provare in prima persona visitate questo link dal vostro cellulare iOS e scorrete fino al link: See Mac Pro in AR

Sul sito di Apple alcuni prodotti sono visibili in AR

Augmented Advertising

Vista la flessibilità e la capacità di adattarsi alle varie piattaforme l’Augmented reality si estenderà sempre più sui social, lo stiamo già vedendo con i formati sponsorizzabili AR nel newsfeed di Facebook (Sephora, Micheal Kors tra i primi brand a fare Try-on Adv) e adesso inizieremo a sperimentare interazione anche su altre grandi piattaforme.

Youtube AR

Youtube AR

Youtube ha appena introdotto un nuovo formato in Augmented Reality che consente di provare un makeup direttamente sul proprio viso in tempo reale mentre si fruisce del video-tutorial fatto da una make-up artist. Al termine del video, se soddisfatto del risultato, l’utente potrà acquistare il prodotto direttamente attraverso un pulsante.

AR & 3D Advertising

Nuovi formati sono stati introdotti per costruire advertising e banner che contengono direttamente creatività in 3D con la possibilità di essere esplosi in AR.

Tracking specifici per animali e monumenti

Snapchat, da sempre pioniere per quanto riguarda il rilascio di nuove modalità di interazione, ha introdotto da poco Lens Studio 2.0 che permette di creare esperienze AR che sono in grado di riconoscere e distinguere Cani e Gatti, ma non solo, monumenti famosi quali la Tour Eiffel diventeranno dei veri e propri marker.

Il ritorno di device dedicati

Google ha riesumato i suoi Glass in versione enterprise, si vocifera che anche Facebook ed Apple(?) abbiano in cantiere dei device. È tutto plausibile considerando che la tecnologia è sufficientemente matura e sta arrivando il 5G che abbatterà i consumi energetici e latenza. La partita si giocherà nel design e nella user experience.

In conclusione

Augmented Reality è un tema ricorrente in tutti i principali eventi annuali di Facebook Google ed Apple, in questo momento è una tecnica matura che consente di creare esperienze di grande valore senza le limitazioni del passato.

Abilitare esperienze

Questo è il momento in cui i brand dovrebbero considerare l’implementazione di funzionalità AR all’interno delle proprie app e canali social. I consumatori sono pronti ad interagire con questo tipo di contenuti in diversi momenti e situazioni della giornata.

AR Commerce

Sarà una tematica rilevante da qui a un anno, portando l’esperienza di acquisto da mobile ad un nuovo livello esperienziale. Poter osservare un prodotto dal proprio cellulare come se lo avessimo davanti in negozio, provarlo direttamente su se stessi e acquistare con un click farà la differenza. Ma anche usare lo strumento in senso inverso, per riconoscere un oggetto e apporre su di esso delle infomazioni rilevanti per l’acquisto. I brand che saranno pronti a questa rivoluzione saranno anche i primi a vederne i risultati.

Collaborative & Multiplayer

Le esperienze AR di ultima generazione apriranno le porte dell’interazione tra utenti diversi. collaborare, co-creare, interagire o semplicemente giocare — saranno ingredienti delle future esperienze immersive.

Ci sarebbe molto altro da dire ma vista la rapida evoluzione di tecnologie e mercati, torneremo a parlare di AR molto presto.

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